giovedì 21 febbraio 2008

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martedì 19 febbraio 2008

Un futuro di stupidi?

Di recente sono incappato nel video della canzone dei Korn, intitolata "Evolution", e ho trovato uno spunto interessante su cui "riflettere". Secondo le statistiche che appaiono dal videoclip fino alla metà del '900 il Q.I. medio della popolazione mondiale era in crescita, poi improvvisamente, la curva si è invertita, ed esso ha subito un lento ma inesorabile calo. Perché? Sempre dalle statistiche appare che le famiglie con un Q.I. alto hanno in media 1,5 figli, mentre quelle con un Q.I. basso ne hanno in media 5. In virtù dei progressi della medicina e della mancanza di predatori naturali la popolazione mondiale sta incrementando ma dato che a riprodursi sono soprattutto le coppie con Q.I. bassi, esse generano figli con Q.I. altrettanto bassi e quindi è la media globale a risentirne. In altri termini se la selezione naturale dovesse fare il suo corso, nel mondo nasceranno sempre più persone con Q.I. bassi e sempre meno con Q.I. alti, finché gli "intelligenti" giungeranno ad una inevitabile estinzione. Lo scenario che si prospetta è dei più catastrofici: l'idea di un instupidimento generale è senza dubbio inquietante (e se ci guardiamo un po' attorno, direi anche plausibile). Chissà se Darwin avesse pensato ad una de-evoluzione? In effetti non credo che ci avesse pensato e senz'altro le nostre generazioni perlomeno verranno risparmiate dal dover assistere a uomini che si spulciano a vicenda, ma pensare che il futuro dell'umanità sarebbe questo, sinceramente più che paura mi fa un po' rabbia. Certo siamo nel campo del fantascientifico, ma se fosse vero? Se tutto il progresso dell'uomo, che ha richiesto millenni, e che ha prodotto cose meravigliose, si dovesse ad un tratto arrestare? Tutto andrebbe perduto? O forse ci sarebbe un nuovo invertimento di rotta?



Ebbene, i Korn non sono i soli ad affrontare la questione. A pensarci è anche il regista Mike Judge, lo stesso autore della serie televisiva demenziale Beavis and Butt-head, che nel film commedia Idiocracy ipotizza un futuro abitato da soli idioti. La pellicola ha come protagonisti Joe Bauer (Luke Wilson), un militare dell'esercito americano, ma anche l'uomo medio, in effetti l'uomo medio per eccellenza, mediocre in tutto quello che fa. A causa di un incidente lui e una prostituta di nome Rita (Maya Rudolph) - entrambi scelti da cavie per partecipare ad un progetto di ibernazione umana top secret, deciso dal governo - vengono catapultati nell'anno 2505 e il mondo che trovano non è più lo stesso. Il processo di de-evoluzione di cui abbiamo parlato ha fatto regredire il genere umano a uno stato di imbecillità, che ha prodotto effetti catastrofici sulla società. L'America ora è l'Uhmerica e i suoi abitanti non sanno esprimersi se non usando scurrilità, sono analfabeti e teledipendenti, e (non serve dirlo) il presidente degli Stati Uniti è l'idolo nazionale, nonché ex porno-attore e campione di wrestling! Oltretutto non si sa come risolvere i problemi più basilari come lo smaltimento dei rifiuti, che hanno invaso l'intero pianeta, e la sterilità dei campi (del resto inevitabile dato che l'acqua è stata soppiantata da una bevanda energetica). Ora, in questo scenario disastroso il nostro protagonista si trova ad essere, da uomo medio che era, l'uomo più intelligente del pianeta. E ne accadranno delle belle! Ma non voglio rovinarvi il seguito che è tutto da ridere. Dico solo che la teoria della de-evoluzione è molto interessante, ma rimane pur sempre una teoria. Del resto è pure vero che Q.I. basso non è sempre sinonimo di scarsa intelligenza, dato che esso è calcolato sulla base di determinati fattori come linguaggio, memoria e percezione, ma è anche influenzato dal livello culturale che di solito è più basso nelle famiglie molto numerose. Quindi non necessariamente scarsa cultura = Q.I. basso (anche se le tecniche di misurazione si stanno sempre più affinando, ma era solo per non fare discriminazioni inutili). Comunque, detto fra noi, qualche stupido di meno anziché di più non fa mai male! ;D